Devo moltissimo alla nonna Carò, oltre al nome Carolina. Madrina del mio battesimo mi ha guidato per tutta la vita, anche ora mi rivolgo spesso a Lei. Fisicamente diverse, io ho preso dai Reviglio, nell’animo sono sempre stata affine a Lei fin da piccolina. Il suo cuore toccava tutti, la sua classe innata traspariva anche all’esterno, sapeva rivolgersi ai Savoia così come agli amati contadini di Cimena, in lacrime al suo funerale, con lo stesso rispetto e attenzione. Mi portava bambina all’Ospizio di Torino a trovare anziani soli a cui donava sempre qualcosa per rallegrare le loro giornate di solitudine. Amava la vita e le cose belle, era la regina di Cimena, casa sempre aperta agli amici con feste grandiose che tanti amici ricordano ancora, tornei di tennis e balli. Lei e il nonno Carlo Thaon di Revel vissero i ruggenti anni prima della guerra, con generosità per tutti. Durante la guerra ospitarono famigliari, amici e nascosero partigiani, con i tedeschi in casa, che avevano fatto di Cimena un ritrovo strategico. Poi gli anni della ricostruzione, dagli amici di casa Agnelli ai Bruni Tedeschi e i tanti altri che arrivavano a Cimena da ovunque.
La nonna mi comprò la prima giacca alla moda per i miei 14 anni, che orgoglio entrare con lei da San Carlo, famoso negozio di moda che aveva appena aperto a Torino, era alta altera ma così dolce e mi teneva per mano. Servivo il the alle sue amiche durante le partite di canasta, mi piaceva. Una volta mi portò all’Hotel Principi di Piemonte a salutare la Duchessa di Genova e mi insegnò a fare l’inchino, mia madre, donna al passo coi tempi, mi sgridò: non ci si inchina a nessuno. E quanta beneficienza, come si diceva allora, in silenzio, senza rumore, alla piemontese. Ecco, sento di raccogliere questa sua eredità di guardare agli altri, aiutando gli artigiani e tutti quanti sono in difficoltà ed hanno bisogno di un entrata extra, con gli strumenti dei miei tempi, attraverso il web, attraverso ArtAcadia.org. Così come ha fatto Lei con gli strumenti dei suoi tempi. Ne sono emozionata e fiera, Lei sarebbe fiera di me, lo so.