Castello di Grinzane Cavour
Attorno al Quattrocento il castello e i circostanti terreni appartenevano al marchese di Busca, i cui stemmi nobiliari furono infatti scoperti sotto gli intonaci di alcune stanze.
Il castello passò poi numerosi proprietari dei quali non restano che poche notizie finché, nell’Ottocento il castello non ospitò per quasi vent’anni un personaggio del Risorgimento: Camillo Benso Conte di Cavour. Lo statista vi giunse nel 1830, ospite degli zii, la famiglia De Tonnerre.
Incaricato di amministrare questi beni di famiglia, dimostrò capacità organizzativa e apertura verso le nuove acquisizioni scientifiche. Conferì una nuova impronta all’agricoltura locale: tracciò canali, adottò nuovi sistemi razionali di coltivazione, fece piantare duecentomila nuove viti e tentò la coltivazione delle barbabietole. Fu nominato sindaco del piccolo comune nel maggio 1832 a ventidue anni e tale carica mantenne fino al febbraio 1849.
Dal 2014 è patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. In diverse sale è collocato un museo permanente, comprendente allestimenti sul Tartufo rari oggetti dell’enogastronomia locale, ambientazione della cucina albese del ‘600 e dell’800, distilleria del ‘700, bottega del bottaio, contadinerie da cortile. All’interno del Castello potete trovare l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour all’interno della quale potrete degustare e acquistare i vini migliori e più pregiati del Piemonte a prezzi di cantina.