Castello di Calosso
Al castello di Calosso è legata la storia di Sant’ Alessandro Sauli, vescovo di Pavia (Diocesi da cui dipendeva allora Calosso) che nel 1592, durante una sua visita pastorale, venne sorpreso da grave malattia e fu dapprima ospitato dal parroco di Colosso e in secondo momento dal proprietario del Castello, Ercole Roero di Cortanze. Era l’11 ottobre 1592 quando Alessandro Sauli spirava e fu tale l’impressione suscitata dalla sua morte che nel 1683 la Camera del Castello in cui si spense venne convertita, in primo tempo, in pubblico oratorio e successivamente in cappella ed è tradizione ormai da diversi anni che i proprietari ogni 11 ottobre facciano celebrare in suo ricordo la Santa Messa. Il castello è sempre stato privato ed è passato quasi sempre per via femminile, partendo dai Roero di Cortanze, dai Colli di Felizzano, dai Gavigliani, dai Gloria, dai Ferretti di Castel Ferretto, si è giunti ai Balladore – Pallieri, attuali proprietari.
Il Castello fa parte del circuito dei “Castelli Aperti”, e nelle giornate di visita, i proprietari accompagnano i turisti attraverso l’antico salone, con stucchi tipicamente settecenteschi, la Cappella dedicata a Sant’Alessandro Sauli, i sotterranei, che danno risalto dimostrando come era la fortezza e il parco da cui si gode un panorama incantevole a 360°.