Casa21
Dal resoconto della mappatura redatto a cura della Borghi S.r.l. risulta che in Italia esiste un vasto patrimonio immobiliare che deve essere valorizzato e messo in sicurezza, quindi ne deriva una enorme potenzialità di interventi da realizzare fidelizzandosi in partnership. Al seguente link è possibile visualizzare alcune notizie in merito all’argomento. Il progetto Casa21 non vuole fermarsi, però, alla sola riqualificazione. Il desiderio è quello di creare un precedente negli interventi ricostruendo in modo fedele, con una tecnologia elevata e non evidente “celata e nascosta, come suggerita dall’Ing. Alessandro Pozzi del comitato scientifico”. Casa21 sarà il primo indiscusso intervento di housing sostenibile che riepiloga e dimostra la sinergia di queste eccellenze abitative.
La ricostruzione avverrà con l’utilizzo delle più moderne e sostenibili tecnologie; la struttura, in particolare, sarà realizzata in legno strutturale con rivestimento in pietra naturale, per ripristinare fedelmente lo stesso aspetto che il casolare aveva in origine. L’obiettivo è di ottenere il casolare originale nell’aspetto, ma con un cuore altamente tecnologico. Rispondere alle esigenze abitative contingenti di oggi nel rispetto e nel recupero della valenza architettonica di ieri. Non è un caso che Borghi S.r.l sia uno dei partners e che abbia condiviso il progetto Casa21 come protocollo di costruzione e recupero dei centri storici e dei rustici.
Il progetto risponde ai requisiti etici del C.S.R. (Corporate Social Responsibility) in quanto si fa manifesto di qualità eco-sostenibile e ambientale, ma sopratutto di rispetto dell’etica del lavoro e delle professioni. Questa eccellenza è stata premiata dall’Assessore Gianni Salvadori di Regione Toscana e dall’ Assessore All’economia e Semplificazione di Regione Lombardia Massimo Garavaglia che hanno deciso di dare spazio al Progetto Casa21 all’interno di EXPO 2015.
L’idea, accolta da Regione Toscana, è quella di garantire alle aziende di primo prodotto di promuovere il Made in Italy attraverso un’operazione di destination marketing per offrire visibilità non solo all’azienda, ma in generale all’arte del “ben fare italiano”, e replicare l’applicazione del protocollo alla moltitudine di edifici presenti nei cinque Comuni del Parco della Val d’Orcia. L’idea di Regione Lombardia è quella di replicare l’applicazione del protocollo al recupero delle cascine lombarde del Parco del Ticino.